Disturbi del Comportamento Alimentare

COSA SONO ?

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono contraddistinti da una persistente alterazione del modo in cui ci si alimenta e da un alterato consumo o assorbimento del cibo. Essi determinano un danneggiamento significativo della salute fisica o delle funzioni psicosociali di chi ne è affetto.

I DCA colpiscono soprattutto gli adolescenti: l’età di insorgenza va dai 12 ai 25 anni, con un picco intorno ai 14 anni e ai 17 anni; negli ultimi anni si sono notati sempre più casi ad insorgenza precoce (bambini) o tardiva (adulti). Riguardano soprattutto le persone di sesso femminile anche se sembrano in aumento i casi nel sesso maschile.

I Disturbi della Nutrizione e della Alimentazione rappresentano una delle più frequenti cause di disabilità giovanile e ad essi si associa un rischio elevato di mortalità.

Le persone affette da un disturbo alimentare hanno ripercussioni sulle proprie capacità relazionali, hanno difficoltà emotive, problemi nello svolgimento delle normali attività sociali, lavorative, e complicazioni mediche.

Questo tipo di disturbo provoca non solo sofferenza psicologica ma coinvolge anche il corpo poiché può comportare complicazioni fisiche molto gravi a carico del cuore, del sistema digestivo, delle ossa, dei denti e della bocca, fino a generare altre patologie. Inoltre, raramente le persone che soffrono di un disturbo dell’alimentazione chiedono aiuto.

QUALI SONO?

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), pubblicato dall’Associazione degli Psichiatri Americani (APA), descrive i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione.

I più comuni sono:

Anoressia Nervosa: caratterizzata da restrizione dell’assunzione di calorie, che porta a un peso corporeo significativamente basso cioè inferiore al minimo normale rispetto ad età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica.

È presente intensa paura di aumentare di peso, alterazione del modo in cui viene vissuto dall’individuo il peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell’attuale condizione di sottopeso.

Può presentarsi con l’assunzione di restrizioni alimentari e/o con abbuffate/condotte di eliminazione.

Bulimia Nervosa: si manifestano ricorrenti episodi di abbuffate. Un episodio caratterizzato da entrambi i seguenti aspetti:

a) mangiare in un determinato periodo di tempo (es. due ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili;

b) sensazione di perdere il controllo durante l’episodio.

Ricorrenti ed inappropriate condotte compensatorie. I livelli di autostima sono fortemente influenzati dalla forma e dal peso del corpo.

Disturbo da Alimentazione Incontrollata (BINGE EATING): sono presenti ricorrenti episodi di abbuffate caratterizzati da:

a) Mangiare in un periodo definito di tempo (es. 2 ore) una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui mangerebbe nello stesso tempo.

b) Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio

Gli episodi di abbuffata sono associati a tre o più dei seguenti aspetti:

– Mangiare molto più rapidamente del normale

– Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni

– Mangiari da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando

– Sentirsi disgustati verso sé stessi, depressi o molto in colpa dopo l’episodio

Generalmente è presente una condizione di sovrappeso o di obesità che determina marcato disagio e bassa autostima.

QUAL È LA CAUSA ?

L’eziopatogenesi dei Disturbi della Nutrizione e della Alimentazione è di tipo multifattoriale. Essi sono il risultato dell’interazione di fattori predisponenti (genetici, psicologici, ambientali e socioculturali), fattori precipitanti (diete restrittive e difficoltà psicologiche personali) e fattori di mantenimento (meccanismi che mantengono i sintomi).

Il Modello Biopsicosociale sostiene l’esistenza di una interazione tra l’organismo, il suo comportamento passato e il suo ambiente (variabili biologiche, psicologiche e ambientali).

I disturbi dell’alimentazione sarebbero dunque determinati da più cause che interagiscono e si integrano secondo diverse modalità.

COME AVVIENE LA DIAGNOSI?

La nostra equipe è composta da un gruppo professionale altamente specializzato che include nutrizionista, medici e psicoterapeuti.

L’assunzione di un approccio integrato e multidisciplinare ci permette di sostenere il paziente per tutta la durata del percorso di cura. L’obiettivo è quello di proporre un intervento immediato e garantire un’assistenza adeguata al paziente a alla sua famiglia producendo esiti favorevoli e a lungo termine.

Tale approccio è necessario e di conseguenza garantito sia durante la fase di valutazione che nel corso del trattamento.

L’inquadramento diagnostico si attua a livello ambulatoriale e prevede che il paziente venga valutato a livello clinico, nutrizionale e psicologico mediante colloquio individuale.

Lo stato nutrizionale in cui il soggetto si trova include il calcolo del BMI, il bilancio energetico, ossia la differenza tra la quantità di nutrienti introdotta e consumata, la composizione corporea, distinta in massa grassa e magra, la funzionalità corporea, ossia la stima dei nutrienti introdotti in relazione alla loro funzione.

COME INTERVENIAMO?

Il trattamento dei disturbi alimentari dipende dallo specifico disturbo e dai suoi sintomi. Include una combinazione tra terapia psicologica, educazione alimentare e monitoraggio medico.

L’obiettivo del trattamento è quello di aiutare i pazienti a ristabilire degli schemi di assunzione del cibo regolari per raggiungere un peso salutare, supporta il paziente per l’identificazione ed il monitoraggio delle proprie abitudini errate e fornisce gli strumenti idonei per cambiarle verso altre più salutari.

Inoltre insegna a gestire lo stress e le difficoltà, così da migliorare le proprie relazioni sociali ed in generale il proprio umore.

Luisa Ximone
Psicologa, Psicoterapeuta